Stemma di Villanova del Battista COMUNE di VILLANOVA DEL BATTISTA

Provincia di Avellino
Il territorio comunale di Villanova non è ricco di beni culturali rilevanti, palazzi storici, borghi medioevali, chiese antiche... i vari terremoti susseguitisi nel corso dei secoli hanno lasciato, purtroppo, poche testimonianze della nostra storia locale.
Eppure, la Chiesa Parrochiale dedicata a S. Maria Assunta, custodisce due pregevoli tele raffiguranti altrettante scene della "Via Crucis" di Nostro Signore Gesù Cristo (recentemente restaurate dal Prof. Franco De Rosa con la consulenza tecnica dell'Arch. Antonio Moscato) che spesso passano quasi inosservate: la Caduta di Gesù e la Deposizione dalla Croce.
Appartengono alla Scuola Napoletana del '700: periodo di grandi rivoluzioni culturali, economiche, geografiche, sociali, politiche e, di conseguenza, anche artistiche. Le arti figurative, dopo la meravigliosa stagione del Rococò, si avviano verso una fase di rigoroso studio delle norme e delle regole, con il rilancio dei modelli antichi.
Le due opere, di ottima fattura, sia per i soggetti che per lo stile, sono da attribuirsi agli allievi della Scuola di Luca Giordano. Molto probabilmente fanno parte di una collezione di un'intera "Via Crucis", ma le rimanenti raffigurazioni sono andate perdute o disperse presso altre Comunità Religiose.
Due preziosi capolavori, dal valore artistico notevole, in cui l'autentica bellezza - quella non effimera e non superficiale - richiama una dimensione profonda, spirituale, in cui la contemplazione di quel Volto è il punto di partenza di ogni scelta, di ogni impegno e di ogni atto della vita cristiana.
L'assessore alla Cultura
Pino Macchia
La Caduta di Gesù

La Caduta di Gesù

L'opera, di ottima fattura, rappresenta la caduta di Gesù durante l'austero percorso della sua "Via Crucis" verso il monte Calvario.
Nostro Signore è rappresentato al centro della composizione ed indossa una veste di colore rosso; è circondato dalle Pie donne, dalla Vergine Maria (in basso a destra molto evidente), da Giovanni e da altre figure femminili. Un'aureola dal tratto molto leggero e sottile sul capo indica la loro santità, a differenza dei personaggi posti a sinistra.
Tra gli altri, i due ladroni, i soldati a cavallo, il Cireneo, a cui il soldato con il drappo rosso comanda di aiutare Gesù a rialzarsi ed a portare il peso della Croce.
Sullo sfondo il Calvario con due croci, in alto a sinistra le antiche mure di Gerusalemme.
La luce, unica, irreversibile, da sinistra verso destra, illumina questa scena drammatica, dove il bene ed il male si contrappongono.
Le mani di Maria inaspriscono il dramma dell'evento, l'atto che deve essere compiuto; le mani congiunte in segno di preghiera della Maddalena diventano un segno di speranza per tutta l'umanità.


La Deposizione

La Deposizione dalla Croce

L'opera è databile tra il XVII ed il XVIII secolo, attribuibile alla scuola di Luca Giordano.
Eseguito con prospettiva dal basso verso l'alto, è ricco di numerosi personaggi, posti su una linea orizzontale (con al centro la Vergine Maria) e una verticale (intorno al Cristo), dandoci quasi la sensazione di una ripetizione all'infinito dell'orizzontalità e verticalità dei due bracci della croce che diventa elemento centrale e costruttivo del dipinto.
E' realizzato con somma maestria ed evidenzia il Cristo in tutta la sua perfezione anatomica, mentre il Suo corpo esanime flaccidamente pende dalla croce.
La scena si staglia su un fondo luminoso, a creare un effetto di contro-luce, con l'assenza pressoché totale di panorama; è coperta da un arco che, quasi, la incornicia.
Nella parte bassa, le braccia protese di una delle pie donne verso la Vergine, in un grido di dolore, esprimono tutta la drammaticità dell'evento.


Chiesa Santa Maria Assunta

IL VOLTO DEL FIGLIO

Non ha apparenza di bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare
in lui diletto.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori
che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale
ci si copre la faccia.
Eppure egli si è caricato
delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori.

Isaia 53, 2-5

Si ringraziano il prof. Franco De Rosa e l'arch. Antonio Moscato per la collaborazione nella lettura delle Tele.

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